domenica 26 settembre 2010

Colloquio di lavoro: l'ignoranza vince

Ben bene.....stasera vorrei parlarvi di un'esperienza del tutto personale.

Io faccio parte di quella grande maggioranza di giovani che sta cercando un lavoro fisso.
Fisso, ma anche serio.
Ho mandato molti curriculum, scritto molte e-mail, ho parlato con molte persone, ma la verità è che ricevo continuamente proposte da sfruttamento: agente con provvigioni per i prodotti più strani.
Vi chiederete come mai io parli di sfruttamento...beh, la verità è che ho provato per un mese a fare uno di questi lavori e vi assicuro che l'azienda (molto famosa) per cui ho lavorato mi ha sfruttato dal primo all'ultimo giorno di lavoro.
Non posso fare nomi, vi basti pensare che per 30 giorni ho viaggiato ogni giorno (circa 50 km al giorno) pagandomi ogni singola spesa, per veder ricevere, alla fine del mese, uno "stipendio" di ben 50 euro....!!!!!!!!!!!!!!!
Sapete come è, son le provvigioni...colpa loro, si si...colpa delle basse provvigioni.
Li ho mandati dove meritavano e mi son ripromessa che non lo avrei fatto mai più. Anche perché non era un lavoro facile, il 90% delle volte si tratta di dover andare a suonare a casa delle persone, una cosa odiosa.

Comunque, rimossa questa orrenda esperienza, ho continuato a cercare e a sperare, convinta che prima o poi ce l'avrei fatta.
Mi son fatta forza con la mia laurea, con la mia cultura, con i corsi di formazione a cui ho partecipato, proprio per avere un profilo completo il più possibile e compatibile con le varie offerte di lavoro.
Qualche giorno fa, mi è capitato di mandare il mio CV ad un'azienda in cerca di personale per ufficio.
Il caso ha voluto che insieme a me si presentasse anche un'altra persona, che la sottoscritta conosce molto bene: niente di meno che un mio cugino.

Un ragazzo d'oro, sicuramente.
Simpatico, giovane, allegro.
Ma un sasso ha più cultura di lui.
Intendiamoci bene, per cultura non intendo dire che io ho una laurea e lui no, assolutamente, intendo dire che è capace ancora (alla veneranda età 22 anni) di scrivere "io o un cappello" senza sapere che ci vada l'acca!
Intendo dire una persona che non sa cosa sia la grammatica italiana, una persona che non sa cosa sia un accento e cosa un apostrofo, che non sa cosa sia un congiuntivo e che differenza ci sia con un condizionale.
Una persona totalmente ignorante.
Questo tipo di cultura non dipende da una laurea, dipende solo da noi stessi.
Non serve una laurea per sapere che "io ho un cappello" necessita di una stramaledetta acca!!
Ma non voglio farla lunga.
Il senso di tutto questo qual è?
Semplice.
Lui ha ottenuto un colloqui, io no.
Voglio dire, qualcuno sa forse spiegarmi il perché???
Io non ci riesco.
Sono rimasta allibita.
Son d'accordo che conta molto anche la personalità, ma per piacere!!!
E non mi dite che un'azienda non è in grado di capire il livello culturale di una persona, perché non è così.

Oltre ad essere allibita, ho anche il morale sotto terra.
Il mondo è alla rovescia, non può essere altrimenti.

3 commenti:

  1. Ciao se ti va puoi condividere con i tuoi
    lettori il palinsesto tv via feed rss aggiornato grazie: ( http://imiglioricontenuti.weebly.com/palinsesto-tv.html )

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  2. Ciao, ho letto il tuo post e che dire... mi ci son ritrovato in pieno!

    Anche io sono laureato, anche io in cerca di lavoro (da tre anni ormai) e in questa ricerca purtroppo ne ho viste di tutti i colori. Un unico esempio? Mi contatta una grande azienda nella mia zona (e sottolineo il fatto che mi hanno contattato loro), mi dicono che la responsabile del personale dell'azienda in cui lavoravo prima (ovviamente fallita, che fortuna eh???) ha fatto il mio nome per un posto presso di loro. Bene, io dico che sono disponibile, e mi vien detto di inviare il curriculum (ma solo come formalità -.-) e che mi avrebbero ricontattato per un colloquio.

    Bene, dopo due mesi di silenzio chiamo io e cosa mi dicono? Spiecenti, il posto è stato preso... Ma la cosa migliore qual è stata? Venire a sapere che quel posto è stato dato ad un nipote di uno dei dirigenti che non ha nè qualifica nè esperienza per quel posto.

    Sì, hai ragione, il mondo è alla rovescia. Ti auguro un po' si fortuna in più!

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  3. Caro Andrea, cosa dire??
    Sarà che abbiamo sbagliato tutto noi....a volte penso che avrei fatto meglio ad andare a lavorare subito dopo l'esame di maturità...forse ora avrei una vita migliore!
    :)

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Bea