mercoledì 12 marzo 2008

La Cina si prepara alle Olimpiadi facendo strage di gatti



In vista delle Olimpiadi, la Cina si fa bella sulla pelle dei gatti. Lo riferisce il Daily Mail che denuncia la strage dei felini randagi. L'eliminazione sta avvenendo sulla scia della campagna di allarme del governo contro le malattie di cui i felini sarebbero portatori. Le autorità hanno ordinato anche ai cittadini di collaborare nel ripulire le strade dai poveri animali.

L'appello degli animalisti - Gli animalisti cinesi stanno lanciando in tutto il mondo un appello che fa davvero accapponare la pelle. Secondo quanto riportato sulle pagine del Times da Qin Xiaona, il capo di un'associazione in difesa degli animali, i gatti, ma anche i cani randagi, stanno facendo una fine orribile.

Gatti costretti in gabbie piccolissime - I felini vengono costretti in gabbie talmente piccole da non riuscire nemmeno a rigirarsi, e destinati a veri e propri lager della morte appositamente istituiti. E la situazione è molto peggiore per i cani. Le associazioni si sono offerte di aiutare le autorità per togliere dalla strade gli animali "in modo umano", ma la loro richiesta "è stata ignorata". Inoltre gli animalisti temono ritorsioni da parte dei vertici al potere, soliti a punire le voci dissidenti con il carcere se non con la pena di morte.

L'orribile modo di farsi belli - Le autorità sono irremovibili: per salvaguardare l'immagine e far apparire Pechino linda durante i Giochi in giro non ci dovrà essere nessun animale abbandonato. Strano modo di farsi belli agli occhi del mondo. Se questo massacro continua c'è da credere che per le vie gli atleti e i numerosi turisti non incontreranno neppure un randagio, ma questo per la Cina non sarà di certo né un onore, né un motivo d'orgoglio. (fonte: tiscali.it)

No comment -_-

EDIT:

se volete, firmate la petizione online:
http://www.firmiamo.it/sterminiogatticinesixolimpiadi

Brit

5 commenti:

  1. Ma non si possono sentire ste cose!!!!!!

    Ma io ci metterei i cinesi nelle gabbie!
    Tutti insieme!

    Non si risolvono così questi problemi!

    Anche i cinesi sono troppi...ma mica passa per la testa di sterminarli.....asd!

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  2. se è per questo hanno sfollato interi quartieri ,buttando la gente in mezzo alla strada per costruire la zona che ospiterà i turisti....mi pare di avere sentito parlare di quasi un milione di persone....mòinformatevi e ditemi se è vero...io no nho lo sbattimento di trovare la fonte...l'hop sentito su Radio24

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  3. Trovata.....la riporto:

    "Il nodo dei trasferimenti coatti legati ai Giochi Olimpici - come quello che avrebbe coinvolto interi quartieri di Pechino - "ha raggiunto dimensioni tali da costringere il Coi a definire regole da imporre alle citta' che nel futuro avanzeranno la loro candidatura per ospitare i Giochi Olimpici": la proposta arriva da Jean du Plessise direttore esecutivo dell'organizzazione 'Center on Housing Rights and Evictions' (Cohre), con sede a Ginevra. Il riferimento e' all'esodo che, quando mancano 233 giorni ai giochi olimpici estivi di Pechino, sarebbe stato provocato dai preparativi che, secondo il Cohre, avrebbero gia' costretto 1 milione e mezzo di abitanti ad abbandonare le proprie case: accuse alle quali il governo cinese ha risposto definendole informazioni "senza fondamento''.

    Un portavoce ufficiale ha comunque ammesso che "circa 6000 famiglie sono state costrette ad abbandonare le proprie case, ma dopo essere state indennizzate e ricollocate in modo appropriato”. Una risposta che non convince i responsabili della Cohre, che ricordano altri gravi precedenti: secondo quanto ha dichiarato Jean du Plessise, direttore esecutivo dell’organizzazione, "la nostra ricerca mostra che ben poco e' cambiato dal 1988, quando 720 mila persone furono rimosse con la forza a Seul, nella Corea del Sud, in vista dei Giochi Olimpici estivi", .

    "E’ assolutamente inaccettabile che un milione e mezzo di persone siano gia' state spostate da Pechino in preparazione delle Olimpiadi del 2008, in flagrante violazione del loro diritto ad una casa adeguata" ha aggiunto. Circa 6037 unita' familiari sono state demolite dal 2002 ad oggi per dar spazio a nove ritrovi nel quadro della preparazione dei Giochi Olimpici del prossimo anno, ha ammesso Jiang Yu, la portavoce del ministero degli Esteri cinese. "Questi cittadini hanno ricevuto un indennizzo in contanti e sono stati ricollocati in modo appropriato, e nessuna unita' familiare e' stata costretta con la forza ad abbandonare Pechino", ha aggiunto Jiang Yu.

    Per Giselle Davies, la portavoce del Comitaco Olimpico Internazionale (Coi) "lo studio dell’organizzazione svizzera affronta una questione molto importante". Il Coi ha gia' mostrato la propria disponibilita' a partecipare ad un workshop organizzato dal Cohre, su questa problematica, che si svolgera' il 14 e 15 giugno. Lo studio dell'organizzazione, durato tre anni, ha analizzato in modo comparativo la situazione in sette citta' che hanno ospitato o ospiteranno nel futuro i Giochi Olimpici: Seul, Barcellona, Atlanta, Sydney, Atene, Pechino e Londra. In base a questo studio, simili eventi su larga scala spesso portano ad un incremento dei prezzi immobiliari, che che a loro volta sono all'origine di sfratti, trasferimenti e criminalizzazione dei senza tetto.

    Il rapporto punta il dito anche contro gli organizzatori dei Giochi invernali di Vancouver del 2010, che - pur avendo promesso di rispettare i diritti relativi alla casa - hanno gia' esercitato pressioni sugli occupanti di 700 unita' abitative, in gran parte famiglie a basso reddito, per la conversione di abitazioni a basso costo in sistemazioni di tipo turistico, che costringerebbe centinaia di poveri ed anziani a spostarsi altrove.

    "Lo sfratto forzato della popolazione per far posto a strutture sportive e alberghi- dichiara Jean du Plessise ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL - e' in netto contrasto con lo spirito dei Giochi Olimpici, che hanno come scopo principale una competizione sportiva in funzione di rafforzare la pace e di promuovere la solidarieta' tra i popoli". "Noi- aggiunge - non siamo contro la riqualificazione delle citta' e dei quartieri degradati, ma questo miglioramento non puo' comportare il peggioramento della vita degli abitanti, e soprattutto non giustifica alcun ricorso alla violenza, come sta avvenendo in Cina".

    Rispetto alle valutazioni del Cohre, d'altronde, altri esperti offrono stime ancora piu' allarmanti, secondo cui il numero degli sfollati potrebbe addirittura raggiungere 5 milioni di persone"


    La notizia è di dicembre 2007, qualche mese fa!

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  4. Oddio ma che sono pazzi... Gente che ha nel cervello "cacca secca" per dirla in due parole

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Bea