martedì 7 novembre 2006

Intervista a Boz

Abbiamo intervistato Boz (alias Max), un ragazzo napoletano di 21 anni nonchè admin del forum di stephenking.it, e gli abbiamo fatto qualche domanda a proposito della sua città...

Brit: Ciao Boz!

Boz: Ciao Roberto!

Brit: Hai visto la partita di ieri sera, Napoli - Juve?

Boz: Certo, immagino che pochissimi napoletani non siano stati incollati allo schermo. E probabilmente quelli che non si trovavano davanti ad una tv erano tutti allo stadio.

Brit: Probabile! Per chi tifavi?

Boz: Napoli, ma più che altro speravo di vedere una bella partita. Dopo tanti anni di oscurità sarebbe bello che si tornasse ad essere più o meno competitivi. Sarebbe importante per la città. Purtroppo.

Brit: E io giustamente tifavo Juve eheh...alla fine è stata una bella partita, contenti tutti! Tranne forse de laurentis che a fine partita mi è parso che si scaldasse un pò...Hai visto?

Boz: Già, forse ha un esagerato, ma solo un poco. Su Napoli si dicono tante, troppe cose e molte di queste a sproposito. Credo sia giusto e sacrosanto mostrare e condannare gli atti vandalici correlati al calcio, ma in tutta sincerità non vedo l'utilità del mandare in onda -durante l'intervista al presidente- quelle immagini a ripetizione. Credo che quando si tratti di Napoli certe cose si enfatizzino un po' troppo.

Brit: L'impressione, peraltro generale, non solo in riferimento alle vicende di Napoli, è che i giornalisti tendano sempre ad enfatizzare i fatti...In questo caso, ritieni che i servizi mandati in onda in questi giorni fossero esagerati?

Boz: Mmm.. bella domanda..Esagerati forse no, ma è la quantità e il tono che sono, a mio avviso, sbagliati. Insomma, nessuno può negare che Napoli sia in una condizione di grande degrado e soprattutto disagio. Però pare che in questi giorni i media -come al solito- abbiano scoperto l'America: che ci siano omicidi di camorra non è un fatto nuovo, anzi è costante nel tempo. Pare quasi che solo adesso si siano accorti nuovamente del problema. Credo che molti giornalisti siano interessati più che altro a fare un servizio piuttosto che registrare la realtà dei fatti. Questo lo si evince da un semplice fatto: a tutti è noto che pochi giorni fa, un ragazzino di sedici anni ha commesso un duplice omicidio "per gelosia". Ora questo è indice sicuramente di una situazione di degrado, ovvio, ma che i media abbiano scelto proprio questo episodio come simbolo dell'emergenza di Napoli mi fa -tristemente- ridere. Hanno scelto l'unico episodio di violenza che si può ritrovare in ogni parte di Italia!

Brit: E' vero, sembra che abbiano scoperto l'america...ma forse anche i politici! Come giudichi l'ipotesi di mandarvi l'esercito?

Boz: Credo ci sia un po' di giusta confusione nel resto dell'Italia sull'invio dell'esercito. Questo perché se ne parla tanto, ma nessuno spiega nulla. Lo scopo dell'invio dei militari è quello di "alleggerire" il lavoro delle forze dell'ordine e quindi di poterle indirizzare ai fini di una maggiore presenza sul territorio. E' come, in pratica, se avessero assunto altri poliziotti. Solo che questi sono meglio attrezzati, come è giusto che sia. I militari non si metteranno a fare raid e blitz, non intraprenderanno azioni di guerriglia con i camorristi, come pare che il resto d'Italia creda. D'altra parte, se così fosse, si aprirebbe la guerra civile (nei quartieri popolari di Napoli)...

Brit: Quindi saresti favorevole?

Boz: Per forza, occorrono più uomini e mezzi per contrastare efficacemente la camorra e la criminalità. Purtroppo qui lo Stato è assente o troppo debole. Per Stato intendo anche la Regione e il Comune. Pare che facciano tutti a scarica barile..

Brit: Ecco...quando si sente dire che a napoli manca lo Stato cosa si intende in pratica? Tu come te ne accorgi?

Boz: Vuol dire mancanza da parte dello Stato di Controllo e Presenza sul territorio. Il Controllo è il fatto più eclatante, cioé il fatto che le leggi non si fanno rispettare, vuoi per mancanza di uomini e mezzi, vuoi per incapacità di questi o magari per l'impossibilità di contrastare altri poteri -intendo la Camorra: cosa pensate? il problema dei rifiuti a Napoli esiste da tantissimi anni, ma non vi chiedete come mai non si sia costruito da nessuna parte un termovalorizzatore o che so io?-. La "Presenza", fatto forse ancor più grave e scusatemi il gioco di parole, dello Stato è assente. Per presenza si intende assistenza, erogazione di servizi utili alla comunità, efficaci attività volte all'educazione alla legalità della popolazione. I politici parlano tanto di disagio, soprattutto dei giovani napoletani che stanno letterlamente "buttati in mezzo ad una via", ma se davvero il destino di questi ragazzi stesse a cuore a qualcuno, si sarebbero costruite strutture atte al recupero, all'educazione, strutture capaci, come avviene in tante altre città, di strappare i giovani che vivono in "un'atmosfera antistato" ad un destino di emarginazione. Tra l'altro, è preoccupante vedere che questo è un sentimento che si sta diffondendo molto rapidamente tra i ragazzi partenopei: ci sentiamo emarginati. Quando un ex-ministro definisce "Napoli una fogna piena di topi"... e dice che "la città è un insulto al Paese intero", la mortificazione è enorme e sinceramente siamo stufi di essere umiliati.

Brit: Come te lo spieghi un atteggiamento del genere? C'entra davvero la camorra?

Boz: No. Sarebbe bello, paradossalmente, far risalire tutti i problemi di Napoli alla Camorra, ma non è così. Un po' è dovuto alla Camorra, che comunque è come se fosse una presenza parallela allo stato che controlla in maniera stretta le cose, le opere pubbliche, etc., tanto che è presumibile che gli stessi organi statali presenti sul territorio abbiano qualche sorta di rapporto con questa. Un bel po' è dovuta all'ignoranza galoppante che aleggia sulla questione meridionale nel parlamento e più in generale agli alti livelli dello stato.. Altra parte si deve attribuire all'incapacità di chi questa città la governa (regione e comune: di destra o di sinistra che siano la musica non è mai cambiata). E tanta, tantissima parte è dovuta a noi napoletani. Non capiamo il valore della legalità, del rispetto della città. Questa è la nostra grandissima colpa. Però c'è solo un modo per combatterla. Educare i cittadini, anzi fare i cittadini. Ma questo è un compito che solo lo Stato (governo, regione, comune, tutti insieme in armonia) può assolvere. Si dovrebbe cominciare dalle scuole, insegnare ai babambini che se esiste una legge, un motivo pure ci sarà..

Brit: Lo credo anche io...e infatti ci sono ad esempio molto preti che si sforzano di dare una mano in questo senso...ma è evidente che finchè i politici (che non sanno quando è stata scoperta l'America - eheh, vedi le Iene-) non faranno qualcosa di concreto, la situazione rimarrà tale...
Tu ti senti al sicuro quando esci?

Boz: Beh, ognuno si sente più o meno a sicuro a casa propria, nel luogo dove è vissuto da quando è nato. Io vivo non troppo lontano da Scampia, quel che basta per non ritrovarmi in quella palude di cemento. Mio Padre ha insegnato lì per anni. Ad ogni modo, quando esco per strada più o meno mi sento abbastanza al sicuro. Come in tutte le città del mondo, basta evitare certe zone, prendere alcuni accorgimenti. Però è ovvio che non si può avere la certezza di essere al sicuro, ma questo credo che sia un problema di tutta l'italia. Io non ho mai subito rapine, ma per esempio qualche mia conoscenza ne ha subite anche cinque o sei. E talvolta anche nei quartieri "bene" avvengono scippi, rapine e risse. Per esempio al Vomero (quartiere bene della zona collinare, dove le case costano oro e la città è tenuta in perfette condizioni) da quando è stata aperta la metropolitana (tanti anni fa) s'è avuto negli anni un aumento di atti criminosi e vandalici, dovuti soprattutto allo spostamento delle persone dalla periferia, tanto che i commercianti più volte hanno chiesto addirittura la chiusura della fermata di piazza Vanvitelli (piazza principale del quartiere Vomero). Mi piange il cuore ammetterlo, ma non hanno tutti i torti. Il venerdì ed il sabato sera fino ad orario di chiusura della metropolitana le vie principali del quartiere collinare sono affollatissime e si rischiano rapine e risse per sciocchezze.

Brit: Bè ma credo sia un problema di tutte le grandi città...anche Torino, ad esempio, in zona stazione non è che sia proprio il massimo della sicurezza... Comunque, pensi di trasferirti altrove fra qualche anno o ti trovi bene a Napoli e pensi di restarci?

Boz: Hai ragione a dire che sono problemi di tutte le grandi città, ma io sono napoletano e a me pesa il doppio. Io desidero con tutto il cuore restare a Napoli, amo questa città. E' straziante vedere come così tanta gente, soprattutto ragazzi che come me sentono il peso di questa umiliazione, voglia cambiare aria. Tante persone hanno rinunciato a lottare, e chi vuole farlo non saprebbe dove cominciare, compreso il sottoscritto. Magari un punto di partenza potrebbe essere quello di essere un buon cittadino. A dire il vero non saprei rispondere alla tua domanda, ci sono troppi fattori che incidono su questa decisione: lavoro, strutture, criminalità, affetti. Vorrei restare, ma se la situazione non cambierà, penso che potrei cambiare idea.

Brit: In effetti a parlare con te mi rendo conto di quanto poco ne sapessi sull'argomento, e di come i tg parlano parlano ma fanno solo rumore...
Dimmi invece una cosa bella di napoli...

Boz: Eh, dopo tanto parlare di cose negative è quasi difficile trovare cose belle..

Brit: Io mi ricordo che avete delle belle ragazze...eheh

Boz: Tanto per confermare i luoghi comuni, la gente di Napoli è straordinaria. Chiunque venga da fuori ne resta affascinata ed estremamente colpita. Di Napoli, oltre all'architettura, che è un misto tra stile Spagnolo, barocco, gotico -talvolta- e una speculazione edilizia molto caratteristica, sul sostrato delle precedenti costruzioni, penso sia da ricordare la grande cultura della sua tradizione, che comunque è sempre viva, così come è viva nei cittadini che, partendo dagli strati più popolari, vivono la loro vita in continuo legame -spesso inconsapevole- con il loro passato. L'arte dell'arrangiarsi, che è un po' il simbolo di questa cittadina. Le bellezze artistiche e paesaggistiche di napoli e di tutta la campania, così poco conosciute e valorizzate. E poi, se non hai mai mangiato una pizza a Napoli, non potrai mai dire di aver mangiato una pizza, fidati. L'ho sperimentato in prima persona!

Brit: Verissimo! Una bella pizza napoletana alla mozzarella di bufala è insuperabile!

Boz: Eheh, se vuoi te ne spedisco un chilo, di mozzarella di bufala...

Brit: Ahahah grazie..

Boz: ...fanno dieci euro, grazie. Il resto mancia!

Brit: ...ma preferisco venirci di persona!

Boz: Fammi un fischio, che ci organizziamo!

Brit: Perfetto! allora prima o poi ci vediamo! Gazie del tuo tempo!

Boz: Grazie a te per esserti interessato di questo argomento. Alla prossima!

Brit: E speriamo che si interessi anche chi di dovere!

2 commenti:

  1. Bell'intervista!E' ottimo sentire anche la testimonianza di un giovane ragazzo che si trova faccia a faccia con la cruda realtà di Napoli e che possa effettivamente spiegare le sue sensazioni,le sue opinoni,le sue paure,le sue idee...Spero vivamente che si possa porre rimedio a questo,al più presto!Questa testimonianza è molto preziosa e spero che qualcun'altro la possa leggere!
    Bel lavoro Brit!!!;-)
    ciao

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  2. beh...mia nonna era napoletana e quindi qualcosa già la so di mio. a Napoli ci sono stata una sola volta (e la pizza l'ho mangiataaaa), e sono rimasta molto colpita dal degrado della città...una città così bella piena di rifiuti! E nn parlo solo dell'annoso problema dei rifiuti a livello organizzativo, parlo anche della gente comune che disinteressandosi di tutto il resto, getta per strada qualsiasi cosa.
    Condivido perciò l'idea che per migliorara una simile situazione ci sia bisogno di una sinergia continuativa nel tempo, e nella lotta alla crininalità e nella formazione del cittadino.

    Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto si può tranquillamente applicare alla stragrande maggioranza del sud. Ed è dura da dire, però è così. Chiunque conosca un pò la situazione, sa che nel centro storico di Bari è pericoloso passeggiare perché si spara per strada, proprio come a Napoli, e forse di più. Solo che la Sacra Corona Unita fa meno notizia della Camorra, ma le cose stanno così.
    E noi non possiamo far altro, nella nostra individualità, che deplorare , stare a guardare oppure...fuggire. :(

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Bea