martedì 26 giugno 2007

Post Provocatorio....

La Chiesa bandisce il sesso senza concepimento...

Nei paesi poveri cristiani si segue la parola della Chiesa...

Di conseguenza si pratica sesso senza protezioni di alcun tipo...

Così facendo ogni anno nascono, solo nel paese più povero per eccellenza, l'Africa, più di 800 mila bambini destinati a morire di fame o malattia...

La Chiesa è dunque un'assassina?

Beatrice



AMREF per l'Africa

5 commenti:

  1. Si può benissimo dire che la Chiesa sia bigotta e arretrata su questi argomenti, oramai il 99% delle persone fa sesso prematrimoniale, e fa sesso usando contracettivi....sta poi anche alle persone decidere se seguire o meno certe "imposizioni"...in africa magari non trovano manco i preservativi, però non è che la colpa della morte dei bambini sia della chiesa, quanto della situazione economico-politico-sanitaria del continente nero...

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  2. E' un assioma che a mio avviso non regge.. e sei sicura di quel che dici? A quanto mi risulta le ultime dichiarazioni sul sesso-africa-aids, sono state ben diverse da quelle precedenti..

    E comunque, c'è un altro metodo suggerito dalla Chiesa, e non solo, per scampare alla trasmissione: astinenza..
    E' molto più pratica ed efficace..

    Proprio oggi riflettevo su questo: se una persona segue ciecamente e senza pensare, senza riflessione, ciò che qualcun'altro dice.. la colpa di chi è? Di chi suggerisce una strada, o di chi la imbocca?

    Insomma.. sulla chiesa si lamentano in molti, ma non sarebbe più giusto puntare un dito anche (mi permetto di evidenziarlo perché ci tengo a precisare che la chiesa potrebbe fare molto in questo senso) contro chi fa la pecora e contro chi - peggio del peggio - ha le capacità di ragionare ed è informato della pericolosità di tale azione?

    Certo... è evidente che avendo una grande influenza su tali popoli potrebbero fare informazione, mettere al corrente le persone dei rischi e dire: non si deve sperperare il seme (perché alla fine credo che il succo sia questo,più che il piacere fine a se stesso), voi decidete cosa fare.

    Questo ragionamento lo do per scontato in un paese 'moderno', come l'Italia, ma probabilmente non lo è per paesi con mentalità più arcaiche...

    Oh mamma.. che ho scritto?

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  3. tranquillo, io ho capito;-)

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  4. Maaaaaaax.....fermati!

    Allora....prima di tutto non ho mai detto che fosse un mio pensiero...infatti ho scritto sul titolo "Post provocatorio", proprio per leggere le varie reazioni e per provocarle!

    Sicuramente non sono d'accordo sul suggerimento dell'astinenza...suvvia Max, sii sincero, per quale motivo e quando mai restare in astinenza può aiutare?, cavolo se io voglio fare sesso lo faccio, punto!

    Se la Chiesa, che sa perfettamente come il popolo africano sia legato alla sua parola perchè tra l'altro lei stessa ha voluto inculcargliela nel cervello a forza,cercasse di aiutare in modo concreto questi popoli invece di parlare di astinenza, son sicura che le cose andrebbero in modo diverso!

    La natura è natura, non si può dire "non fare sesso se non vuoi rischiare la procreazione" suvvia, nemmeno nel medioevo!

    La Chiesa sa pefettamente che la carne è debole, sa perfettamente che non si può imporre di non cedere all'atto sessuale, ragion per cui potrebbe benissimo iniziare ad accettare forme di precauzione come il preservativo e diffonderne l'uso, come diffonde la parola di Dio.....o no?

    Poi...sinceramente sentir dire alla Chiesa che "non si deve sperperare il seme" fa così ridere che vengono anche le lacrime agli occhi!!

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  5. Guarda che avevo capito Bea.. era solo per dare un'altra opinione..
    e comunque permettimi di farti notare un piccolo difetto nel ragionamento:
    se io ho una fede,
    se io so di essere malato,
    se io so di poter trasmettere una malattia a mio figlio,
    io ho una scelta:
    A- fare sesso con le precauzioni, ragionando sul fatto che mettere al mondo una vita di sofferenze, forse, non ne vale la pena.
    B- non farlo, così non uccido qualcuno ancor prima che nasca e non contravvengo ai dettami della mia fede.

    la scelta B mi pare la conseguenza più logica del tuo ragionamento: se la Chiesa è contro la fornificazione libera e fine a se stessa, allora si dovrebbe far sesso per procreare. Ma se metto al mondo una vita che è destinata a finire immediatamente, allora è meglio non farlo. La Chiesa non insegna a causare sofferenza, non è così?
    Allora non è questione solo di fede.. perché basterebbe un ragionamento, rendersi conto di varie cose come la separazione del piano spirituale da quello della vita ordinaria, dal valore della vita.
    Se poi uno se ne frega e mette al mondo un bimbo malato di aids, siamo sicuri che sia tutto dovuto al fatto che la chiesa dice di non usare il preservativo?

    Il nostro difetto, mio e tuo, è quello di proiettare il nostro modo di esistere, di pensare, nel continente africano, mentre come ha sottolineato brit questo probabilmente è molto dissimile dal nostro.

    Per quanto riguarda il "non sperperare il seme", non credo che per liquidare un comandamento basti solo dire che è inattuale (certo, però, che è una delle basi da cui dovrebbe partire il nostro ragionamento!).
    Il non sperperare il seme, insieme alla castità, insieme al distacco dal desiderio (desiderare la donna altrui, la roba altrui), dai beni materiali, costituisce uno degli elementi chiave in molte religioni.
    Oggigiorno, si dimentica che queste sono regole per la pratica ascetica, per l'avvicinamento a Dio, o se si preferisce, alla natura, all'uomo.
    Basterebbe prendere in considerazione la vita dei santoni indiani, degli eremiti, dei monaci, etc.

    E' in quest'ottica che bisognerebbe interpretare l'astinenza dal sesso, dal desiderio. Nemmeno come forma di mortificazione del corpo, come alcuni sostengono -ed è stata una via percorsa non già dalla chiesa, ma da alcuni ordini sorti all'interno di essa-.

    L'uomo moderno, e mi sposto in Italia, dato che non penso di poter parlare sparando giudizi universali, dovrebbe tenere separate le due sfere, se vuole affidare la sua anima ad un pastore (sarei tentato di riflettere su quanto sia benefico, o meno, "affidare" il proprio "spirito" a qualcuno..), se vuole procreare, se vuole perdersi in qualsiasi vizio, se vuole rendere onore alla sua natura umana..
    Sono tutte cose che spettano all'individuo, e lui solo.
    Non credo che sia dio a cercare noi, ma noi a cercare dio, se vogliamo.

    Oh mamma.. dovrei specificare che per dio intendo qualcosa che è tra la divinità, lo spirituale, l'umanità intera, il sentimento...

    e dovrei anche specificare che fondamentalmente sono d'accordo con te, Bea:
    la Chiesa sa di avere influenza, potrebbe fare qualcosa di grande, se si impegnasse.

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A causa dell'alta attività di spam, mi son vista costretta ad utilizzare il riconoscimento attraverso scrittura....sorry :)
Bea