lunedì 6 agosto 2007

Tutta colpa del destino...Parte 2!

Di nuovo lui...di nuovo il destino che bussa alla finestra...e sempre tramite le parola di Oriana Fallaci, che nel medesimo libro, Un uomo, scrive:

"...il destino è un fiume che nessuna diga arresta mentre fluisce al mare.
Non dipende da noi.
L'unica cosa che dipende da noi è il modo di navigarlo, combattere le sue correnti, per non lasciarsi trasportare come un tronco divelto."


E' esattamente ciò che cercavo di spiegare a Brit.
Quando parlavo di libero arbitrio intendevo questo...e cioè la nostra capacità di voler o poter scegliere come dirigere gli stessi eventi...ma solo dirigere, e non portare...perchè il destino lo puoi dirigere nella direzione che vuoi, ma credo che se il suo scopo sarà portarti là, beh stai sicuro che ti ci porterà, nonostante le tue deviazioni.

Molti intendono destino ciò che poi in realtà si chiama morte, ma io non mi riferisco a questo.
Come ho scritto nel precedente post, per me il destino è la vita nella sua totalità.

E se dico vita, non provate a capire morte, perchè sono l'opposto.
Vita...tutto ciò che è vita...il destino in un inconro, in una conoscenza, in una frase, in uno sguardo, in un tocco...il destino nel silenzio, perchè a volte le cose che non si dicono contano di più di quelle dette...il destino in chi sa leggere tra le righe di una frase, in chi ti capisce senza nemmeno conoscerti, in chi ti conosce da un giorno ma sembra da un anno.

A volte finisce bene...altre volte finisce male.
Non è detto che sia buono...come dice Notre, a volte è bastardo...ma è il destino che ci rende quel che siamo, mentre ciò che ci mettiamo noi, oltre la volontà di poterlo fare, è quel tocco di umanità che serve e che ci rende quel che siamo, uomini, dotati di sentimenti, paure, distrazioni, rabbia, intelligenza, stupidità e quant'altro.

Beatrice

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